Una domenica movimentata

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Stamattina alle 8.30 sono andato in un giardino pubblico qui a Chengdu per liberare migliaia di pesci (tipo anguille) nel fiume insieme ad un amico cinese e a Sönamkyi, una vecchietta tibetana che chiede l’elemosina vicino a casa mia. Siamo arrivati e il gruppo di cinesi, lama Konsar e gli altri monaci avevano già cominciato le preghiere attirando tutta una folla di curiosi.

Verso le 10 abbiamo preso un autobus e dopo quasi un’ora e mezza tra taxi, autobus e rickshaw siamo arrivati davanti a una casa un po’ isolata in un villaggio vicino a Pixian. Lì siamo andati a trovare un maestro tibetano di Mewa che ci ha aspirato via le malattie con una sciarpa di seta bianca (katak) sputando una sostanza scura in una ciotola.

Tornati a Pixian (altra mezzora d’autobus) siamo rimasti aspettare seduti sui gradini della stazione per una mezz’ora con Sönamkyi, seduta accanto a me, che chiedeva l’elemosina suscitando reazioni di stupore e di disdegno nei passanti. Dopo un’altra mezz’ora d’autobus siamo andati a Pengzhou, lì abbiamo visto un tempio con una copia di cemento dello Stūpa dell’Illuminazione di Bodh Gaya a grandezza naturale che dava all’ambiente un’atmosfera abbastanza surreale.

Dopo esserci fermati in un negozio-ufficio che vendeva strane pillole all’estratto di pino a bere acqua calda, verso le 17.30 abbiamo preso l’autobus di ritorno.

Alle 18.30 siamo scesi a Chengdu in mezzo alla strada e, cercando di prendere un taxi, ci siamo ritrovati in un incrocio sotto un cavalcavia enorme in un delirio totale. Un fiume caotico di macchine, autobus, camion, motorette elettriche e rickshaw che suonavano il clacson ogni secondo mentre cercavano di tagliare la strada agli altri o di infilarsi in diagonale negli spazi tra due vetture.

Siamo rimasti in quel casino per quasi un’ora attraversando di qua e di là la strada senza riuscire a trovare nessun autobus o taxi che ci portasse a casa e, dopo un po’, abbiamo scoperto che sul cavalcavia c’era uno che minacciava di buttarsi di sotto. Miracolosamente poi siamo riusciti a prendere un taxi e a tornare verso il centro.

Sono andato a salutare lama Konsar nel suo albergo nel quartiere tibetano e, abbastanza stanco, mi sono trascinato a piedi verso casa.1 Che domenica!

1Poco lontano su Wuhouci Dajie (circa 500 metri).

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