Padmasambhava sconfigge il demone

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Un pomeriggio Pokhwa Gyap (un ngakpa del villaggio) mi invita da lui, sediamo nel cortile di casa al sole su degli sgabellini di legno e beviamo tè e sidro alla frutta. Mi offre un grosso pezzo di carne bollita, da tagliare col coltello e delle pere maturate al sole.

“Mangia sono buone, sono una specialità del posto.”

Ne addento una con un po’ di esitazione perché è maturata a tal punto da diventare scura e grinzosa…..è freddissima ma dolce e succosa.

In Tibet il freddo invernale viene mitigato durante il giorno dalla forte luce del sole e, imbacuccato come ero, avrei potuto star seduto lì delle ore. Mi avevano detto che a Rebkong era apparso Padmasambhava e uno di quei luoghi era proprio vicino a Jangkya.

Pokkhwa Gyap si offre di portarmici, rimango ancora un po’ seduto a parlare con lui, la moglie e le bambine: la più grande conosce qualche parola d’inglese ma è molto timida e parla poco. Dopo un po’ usciamo e ci incamminiamo per una ripida stradina che si inoltra tra le case e scende alla sponda del Guchu, poco lontano. Il fiume è in gran parte ghiacciato e lo passiamo facilmente, Pokhwa Gyap è molto premuroso e mi sostiene durante tutto il percorso, poggia sempre per primo i piedi sul ghiaccio per assicurarsi che non ceda e poi mi invita a camminare seguendo le sue “orme sicure”. Oltre il fiume attraversiamo dei campi brulli e polverosi che di lì a poco sarebbero stati coltivati e arriviamo a una strada cosparsa di sassi che sale verso nord.

“E’ là”.

Di fronte a noi, sul ciglio della strada, Pokkhwa Gyap mi indica una grande masso con una forma strana. Avvicinatosi di più alla pietra si inginocchia tre volte toccando con la fronte il terreno e io mi inginocchio dopo di lui.

“Qui Padmasambhava ha ucciso la sinmo.”

L’impronta del corpo del demone è impressa nella roccia.

“Questa è la testa……” dice cercando di farmi capire e poi simula la posizione mettendosi sdraiato su un fianco.

Qui infatti Guru Padmasambhava uccise una feroce sinmo che vagava in questa parte della valle. Rimaniamo un po’ di tempo seduti vicino alla pietra a parlare. Gli chiedo se ha terminato il ngöndro, le pratiche preliminari del Vajrayana, e lui mi dice che le ha completate due volte. Gli domando quale lignaggio Nyingmapa segua e lui risponde che ha ricevuto le trasmissioni sia del lignaggio di Mindröling che di quello del Longchen Nyingthig.

Restiamo per un po’ fermi in silenzio a osservare il panorama e ad ascoltare il sibilo del vento….poi ritorniamo sui nostri passi in direzione di Jangkya.

(Jangkya, Rebkong losar 2006)

Il video delle foto delle miei viaggi tra i ngakpa di Rebkong e Hongyuan nel 2005-2006 è qui.

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