Lo spirito nella camera da letto

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Una mattina Gönpa, un mio amico di Dzoge che vive a Labrang, mi ha detto che stava andando da Alak Chomge, il lama anziano dove ero andato con Danpa qualche giorno prima.

Voleva chiedergli di scacciare uno spirito maligno che causava problemi e litigi fra lui e la moglie. Abbiamo preso un sanlunche1, siamo partiti per la strada principale e poi abbiamo continuato salendo per le vie laterali passando tra le  case dei monaci fino alla residenza del lama.

Entrati nella sua stanza, Gönpa si è inginocchiato davanti a lui tre volte, gli ha offerto un katak e ha cominciato a parlare con lui in tibetano. Dopo averlo ascoltato in silenzio, Alak si è messo a ridere e ha continuato a guardarlo con quel suo sguardo vitreo e misterioso  lasciando Gönpa senza parole, con un’espressione imbarazzata.

Io non capivo niente di quello che dicevano e uscendo ho chiesto al mio amico cosa avesse detto il lama.

“Ha letto la mia mente” mi ha risposto lui intimorito.

“Perché? Cosa è successo?”

“Alak ha detto: come posso aiutarti se non hai fiducia in me? Questa mattina volevi andare da un altro lama.”

“Ed è vero, questa mattina ero indeciso se andare da lui o da un altro lama importante del monastero e lui lo ha visto. Altrimenti come poteva saperlo?

“Incredibile! Ha letto la mia mente.” continuava a dire in inglese mentre ci allontanavamo.

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Protezione contro le influenze negative degli spiriti gyalpo.

10 agosto

Questa mattina c’era il sole, poi dopo pranzo si è messo a piovere e adesso, le 4 del pomeriggio, è rispuntato il sole.

Anche ieri mentre pioveva da una parte della città, dall’altra c’era il sole. Un versante della montagna era ombroso, mentre l’altro era soleggiato. Qui il tempo è strano.

Ieri con Danpa e Gönpa siamo tornati da Alak Chomge per chiedergli la trasmissione (lung) di alcuni mantra

Alak è un lama che vede chiaramente nel cuore delle persone, sembra vedere il passato e un probabile futuro e temevo che vedesse anche le mie paure, le mie contraddizioni interne, la mia inquietudine.

Il nervosismo e l’esitazione nel varcare la porta si sono dissolti in un istante quando ho udito la sua risata dolce e confortante. “Se riesce a vedere la mia mente allora è inutile essere nervoso.” “Sono come sono.”

“Chö demo”2 ho detto e Alak, con la stessa voce di un nonno che si rivolge a un nipote, ha risposto lentamente: “ya ya demo”.

Stava seduto sempre nella parte rialzata della stanza, mi sono inginocchiato davanti a lui per tre volte e gli ho porto un katak bianco con un’offerta in denaro. Sono rimasto in ginocchio davanti a lui a testa bassa e occhi chiusi mentre Alak pronunciava dei mantra e alcuni versi per me incomprensibili. Questo era un lung.

Alla fine della trasmissione mi ha detto che se avessi recitato questi mantra ogni giorno, avrei facilmente superato il problema in cui mi sarei imbattuto a 36 anni.

Alak mi ha dato anche un cordino rosso da mettere al collo e una sua foto sulla quale aveva sparso dei semi d’orzo sussurrando delle preghiere.

Avevo detto che il tempo oggi era strano? Si è rimesso a piovere.

Continua da La benedizione del lama sotto un mare di stelle

(Labrang, estate 2000)

1Una moto con dietro un rimorchio dove si possono sedere più persone (una specie di ape scoperto).

2 Un saluto comune in questa parte del Tibet .

Un pensiero su “Lo spirito nella camera da letto

  1. E’ un mondo lontano, molto lontano da qui. In ogni caso affascinante. Comprendo come se ne possa rimanere ammirati e incuriositi, sento i nomi strani ripetersi come un mantra e le località indicare un percorso che prima ancora che geografico è dell’anima. E’ come un mondo al rovescio: da noi succede tutto fuori e lì invece pare che succeda tutto dentro. Come lanterne incerte e ondeggianti la gente s’incontra durante un viaggio. Ecco ho l’impressione che tutti là dove sei tu siano in viaggio. Buon vento!

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