Pensieri su alcune isole del Mare Cinese Meridionale

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Dal titolo sembra che voglia parlare delle Spartly Islands ma no, a dire la verità non ci ho  neanche pensato.

Infatti sono tante le isole disseminate nel Mare Meridionale (Nan Hai) e io parlerò di quelle in questo tratto di mare che si estende dalle coste frastagliate di Hong Kong, piene di golfi, insenature, promontori e penisole ai grandi arcipelaghi dell’Austronesia.

Di queste le isole più grandi sono Lantau e Hong Kong, che però hanno già perso quella loro “peculiarità”, essendo state collegate attraverso ponti e tunnel alla terra ferma.

Potremmo dire che l’ingegno dell’uomo abbia cercato così di bypassare il controllo del re drago che dimora in queste acque e che queste isole abbiano perso così la loro caratteristica più importante quella di essere isolate dalla  terra ferma ma rimane comunque il fatto che poterle raggiungere in metro (MTR) in pochi minuti abbia i suoi vantaggi.

Non mi sento ora di fare un’analisi di tutte le epoche storiche della Cina e sinceramente neanche mi interessa, forse in alcuni periodi è stato  diverso ma di certo la cultura cinese moderna, in tutti gli angoli del mondo in cui la si possa osservare, ha sempre dato maggior importanza alla pragmaticità piuttosto che alla bellezza e alla poesia.

Meglio stare seduto a un tavolo all’angolo, schiacciato al muro e circondato da gente rumorosa in un locale affollato con aria condizionata ghiacciata che a un tavolo fuori al “caldo” in tranquillità magari pure tra i fiori e con una bella vista (e non parlo solo durante le ore più calde).

Qui sarebbe divertente fare una digressione su ciò che è bello romantico secondo i cinesi ed è quello che proverò a fare in poche parole.

Bello: tendenza a preferire le cose grandi, vistose, pacchiane. I luccichini e tutto ciò che è dorato sono un cliché.  Meglio se l’oro e i diamanti sono veri. Infatti c’è anche un’attrazione particolare verso tutto ciò che è prezioso e in genere il bello è associato al rispettivo valore in denaro dell’oggetto: più costa e più piace.

Romantico: galanteria esagerata e molto showing off da parte degli uomini che sembrano aver studiato il copione di un film romantico-tragicomico con un retrogusto da film dei supereroi, immagine di purezza e atteggiamento infantile da parte delle donne che amano circondarsi di orsacchiotti e cuoricini di peluche forse per fuggire dalla cruda realtà: No money No party! No Face no Place! 

Infatti dietro ai sorrisi, spesso di facciata, si vive sempre in competizione e se non hai soldi e una buona posizione all’interno della società non sei nessuno.

Ora  non vorrei deviare troppo dall’argomento principale (ma forse l’ho già fatto) e quindi mi fermo qui.

Certo  è  divertente vedere come, accanto alla donna super truccata con vestito, scarpe col tacco e borsetta firmati che si vede spesso in giro, compaia una donna vestita completamente a caso, spesso in tuta e ciabatte di gomma se non direttamente in pigiama (questo soprattutto nel resto della Cina e anche durante il giorno).2

Questa cultura che fa della via di mezzo (zhong yong) un punto cardine della sua filosofia sembra non averla ancora trovata.

Del resto anche Battiato cercava un centro di gravità permanente ma non so se poi sia riuscito a trovarlo. Insomma “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. Il mare appunto.

 Ecco, come dicevamo, il mare…, le isole…

Oltre alle due isole più grandi di cui abbiamo parlato sopra, ci sono anche isole isole, cioè isole che non hanno perso la loro “isolatezza”, e che non sono come il caffè decaffeinato e la birra analcolica.

Queste sono: Lamma, Cheung Chau e Ping Chau ma ormai ve ne parlerò un’altra volta.

Infatti, anche oggi, come Alice, sono finito agli antipodi di quello che stavo dicendo.

“Come? Un post sulle isole che non parla di isole?” direte voi.

Ma se ancora non l’avete capito, vi dirò un segreto: a me piace prendere il tè e festeggiare i noncompleanni!

Ho appena finito la mia tazza di tè al limone. Buona giornata!

Questo modello di romanticismo mi sembra un fenomeno relativamente recente ed è molto più diffuso nella Cina Popolare, soprattutto per quanto riguarda il ruolo maschile.

2 Queste sono caratteristiche culturali nonostante siano generali, rimangono abbastanza diffuse. Secondo me, infatti, non sono semplicemente delle generalizzazioni ma delle “tendenze” che ho avuto modo di osservare più o meno in tutte le comunità cinesi dell’Asia dove sono stato, da Pechino a Hong Kong, da Singapore a Kuala Lumpur. Queste “tendenze”, che a seconda del luogo hanno intensità diversa, raggiungono il culmine nella Cina Popolare e sono invece più stemperate nelle comunità cinesi post coloniali  (dove a volte sono “sotterranee”) ma sempre presenti, se non altro in sottofondo, appunto background.

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